Ristrutturazione di studio professionale - Maura Manzelle architetto

Vai ai contenuti

Menu principale:

Ristrutturazione di studio professionale

Schede
Venezia
L'intervento ha trasformato uno spazio al piano terra di un edificio storico per realizzare uno studio professionale.
Innanzitutto si è presentato il problema della difesa dei locali dal fenomeno dell'"acqua alta": sono state realizzate vasche in c.a. in tutte le stanze, protette da teli di bentonite sodica, dimensionate per resistere per peso proprio alla sottospinta dell'acqua, senza quindi richiedere ancoraggi alle murature storiche.
La pavimentazione è stata portata a quota 1.33 e 1.50 m sul medio mare, fatto che ha richiesto la progettazione di bussole d'entrata che consentano lo sviluppo di gradini e il posizionamento di barriere all'acqua mobili, realizzate in pannelli di compensato marino.
La necessità di questa struttura di difesa dall'acqua è stata assunta come tema architettonico nello spazio interno: i muretti laterali delle vasche creano all'interno uno zoccolo di 50 cm. in c.a. a vista, non incassato nella muratura. Tali muretti sono stati gettati con l'utilizzo di cassaforme in laminato, ottenendo una superficie liscia e spigoli vivi.
Le murature sono state rivestite riprendendo il filo dei muretti e creando un'intercapedine che è stata sfruttata per alloggiare tutte le reti impiantistiche e il sistema di illuminazione diffusa, che sfrutta gli scarti tra i rivestimenti, le murature e i controsoffitti, dovuti alla grande irregolarità delle strutture esistenti; a questo si associano lunghe lampadine a incandescenza montate in serie.
In fase di cantiere la rimozione dei rivestimenti interni esistenti ha messo in luce elementi in pietra e in legno che si è deciso ove possibile di lasciare a vista.
Le partizioni interne sono state realizzate a secco e trattate in modo da differenziarle dalle murature portanti, che strutturano lo spazio: "scatole" di cartongesso colorato contengono i nuovi servizi igienici.
Anche i serramenti sono montati tra la muratura e i rivestimenti delle pareti, nascondendo i telai fissi, in modo da ottenere la massima superficie illuminante possibile; realizzati in legno, i serramenti sono stati colorati a poro aperto in grigio, lasciando la venatura visibile; l'intercapedine è stata sfruttata per disporre nicchie porta oggetti.
Durante gli scavi per la realizzazione della vasca in c.a. sono stati rinvenuti elementi in pietra - trachite e pietra d'Istria - che sono stati riutilizzati nella pavimentazione delle bussole e per i gradini di ingresso.
La superficie, di circa 160 mq, è organizzata ad open space.
collaboratori
Maria Marzin
arch. Simona Possomai
strutture
ing. Paolo Ardizzon – studio di ingegneria Ardizzon e Moro
impianto termico
Alessandro d’Ancona
iter
2000 progetto esecutivo
2000-2002 direzione lavori, esecuzione
dimensione intervento
160 mq
premio
Premio di Architettura Comune di Venezia anno 2005
mostra
mostra del Premio biennale Architettura CIttà di Venezia 2005 - 17-30 settembre 2005, Venezia
mostra “Laboratorio Arhitettura Italia 2005 – sezione III Nuovi Laici” nell’ambito del Festival dell’Architettura 2 - 19-25 settembre 2005, Parma
 
Torna ai contenuti | Torna al menu