Concorso internazionale di progettazione per la realizzazione di 4 interventi nell'area dell'Arsenale di Venezia, Tema 1_Tesa 105: attività di ristorazione - Maura Manzelle architetto

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Concorso internazionale di progettazione per la realizzazione di 4 interventi nell'area dell'Arsenale di Venezia, Tema 1_Tesa 105: attività di ristorazione

Schede
Venezia
La tesa 105 viene assunta secondo la sua doppia vocazione di elemento appartenente alla serie e di elemento specializzato di connessione tra interno ed esterno dell’Arsenale nord.
Nello sviluppo della prima accezione le nuove strutture vengono declinate in analogia con quanto fatto nella tesa 113, con volumi chiusi adagiati a terra, e volumi sollevati da pilotis. Le nuove strutture sia verticali che orizzontali sono realizzate per supportare autonomamente i carichi, senza interferire con le strutture esistenti; a questo scopo è stata rispettata una distanza dalle vecchie strutture di 1,5 m, anche a livello fondazionale. Le nuove strutture si distaccano e si distinguono da quelle esistenti, ponendo i pilastri isolati secondo una maglia slittata sull’asse della luce libera tra gli antichi pilastri in pietra d’Istria.
I colori utilizzati nella definizione delle nuove strutture e dei nuovi volumi, in contrasto con le murature faccia a vista, attingeranno alla gamma del rosso e del nero, colori che rimandano alla memoria del lavoro che in questi luoghi si svolgeva e saranno definiti dalle qualità specifiche della texture dei materiali.
Si ritiene che questo modo di concepire gli spazi interni necessari alle nuove destinazioni d’uso stabilisca un tema e delle variazioni in grado di adeguarsi a varie esigenze funzionali.
In entrambi i casi l’organizzazione e la distribuzione delle funzioni sono risolte con l’obiettivo di mantenere la visibilità delle strutture esistenti, valorizzandole e stabilendo molteplici punti di vista per apprezzare la spazialità originaria.
In considerazione della posizione della tesa e delle richieste, si assume il fatto che essa sia, almeno temporaneamente, porta del sistema nord delle tese, sottolineando quindi la sua attraversabilità da nord a sud.
Il progetto lavora su tre registri:
- la salvaguardia e la valorizzazione delle strutture murarie antiche e di copertura (il contenitore) come struttura destinata al tempo lungo, destinate a una bassissima modificazione;
- le nuove strutture che non interagiscono staticamente con le prime, mantenendo una fascia di rispetto fondazionale di 1,5 m.; insieme a queste sono concepiti gli impianti, indifferenti rispetto alle possibilità di suddivisone degli spazi climatizzati, essendo la loro distribuzione concentrata in spine fisse. Questi sistemi sono realizzabili tenendo conto di un maggiore grado di flessibilità rispetto ai primi, contemplando la possibilità di variazioni funzionali, e quindi di carichi e condizioni di resistenza al fuoco richiesta diversi;
- le partizioni interne degli spazi, e il loro isolamento dal volume della tesa, elementi costituiti da infissi ad alta possibilità di variazione nel corso del tempo.
gruppo di progettazione
arch. Sergio Ornella
arch. Anita Napoleone
arch. Matteo Fiorindo
consulenti
arch. Maura Manzelle
Maria Marzin
ing. Pierluigi Da Col
per. Claudio Pregara
iter
2006 progetto di concorso
 
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